HOW TO, ovvero COME FARE A…

HOW TO, ovvero COME FARE A…

Già il titolo potrebbe sembrare abbastanza supponente e presuntuoso, ma in realtà quella dell’ “How to” è diventata una vera corrente dalla quale non si riesce a uscire.

Tutti pare sappiano il modo giusto di farti fare qualcosa, raggiungere un obiettivo o cessare un’abitudine.

Libri su libri di persone che, con titolo o meno, si mettono in cattedra e punto per punto ti danno delle direttive di vita e di comportamento.

Ebbene, sappiate che io sono quanto di più lontano ci possa essere da queste persone, ma nella vita ci vuole rigore, forza di volontà, dedizione e, se si vuol davvero cambiare strada o semplicemente direzione, bisogna farsi un fondoschiena a capanna.

Pertanto conviene semplificare e dividere in punti, il percorso da seguire.

1° punto: la spesa.

2° punto: lo shopping.

3° punto: la cosmesi.

4° punto: la gestione della casa.

5° punto: I regali e gli extra.

How to… Come fare

Come fare? Conviene sempre mettere tutto per scritto, quindi dotatevi di un bel planning da riempire e consultare per avere il quadro generale della situazione e il suo evolversi. Vendono dei libretti già pronti da compilare che si chiamano Kakebo (si pronuncia kakeibo), dal giapponese letteralmente “il libro dei conti di casa”, ma potete tranquillamente crearne uno voi del tutto casalingo.

HOW TO, ovvero COME FARE A…

Partendo dalla spesa

Come fare? Vi consiglio di non andare mai al supermercato a stomaco vuoto: la fame vi farà sorgere delle esigenze superflue che in realtà non avete. Partite da casa sempre con una lista scritta, suddivisa in base al percorso del vostro supermercato, ad esempio: frutta e verdura, surgelati e formaggi, bibite, carne e così via.

Prendete un cestino anziché un carrello (a meno che non dobbiate trasportare acqua o cose ingombranti) se si tratta del “prendo solo due cosette”, o le cosette potrebbero facilmente trasformarsi nell’approvvigionamento per un esercito.

Non fate troppe scorte di prodotti facilmente deperibili e ricordatevi che da noi non ci sono guerre in corso e neppure coprifuochi.

Pensate già a come riutilizzerete le cose che vi avanzano, io lo faccio spesso e, credetemi, risolve. Se la sera cucinate il brodo, tenetene un po’ per fare un risotto l’indomani o per tirare il sugo di un arrosto. Avete scelto il risotto? Buttatene un po’ di più e aggiungete due patate e del formaggio per fare un gustoso sformato la sera.

E così via. E’ semplice, divertente e vedrete che alla fine i rimasugli di cibo nel frigo saranno solo un ricordo.

Passando allo shopping

Come fare? Basandomi sempre sulla mia esperienza personale, vi posso consigliare un piccolo e semplice trucchetto che, però, vi assicuro funziona. Potete applicarlo ad ogni settore. Si basa sul senso di “affezione” che sviluppiamo per gli oggetti.

Se vi sentite indecise se acquistare una determinata cosa oppure no, prendetela tra le mani e continuate il giro per il negozio portandola con voi. Va bene anche nel carrello, ma tenerla a stretto contatto sarà ancora meglio. Girate tranquille per i vostri dieci minuti e poi tornate nello stesso posto in cui l’avete presa per riporla. Che sensazione provate? Se l’idea di lasciarla e di sapere che qualcun altro potrebbe prenderla vi crea un fastidio misto a malessere, il meccanismo di affezione si è già innescato.

Diversamente vi sarete liberati di una cosa inutile prima che sia troppo tardi. Magari, poi, durante il giro in negozio qualcos’altro potrebbe attirare la vostra attenzione e potreste dare il via ad una critica comparazione, scegliendo l’oggetto migliore. Forse qualche commessa vi prenderà per pazza, ma noi siamo qui per risparmiare, mica per pettinare le bambole!

E arriviamo alla cosmesi

Come fare? Diciamoci la verità: chi di noi non ha mai pensato almeno una volta di aver accumulato troppi prodotti e di non poter riuscire a smaltirli in una sola vita?

Bene, vedo mani alzate fin da qui.

Sappiamo bene che la moda e il consumismo ci portano spesso a fare acquisti compulsivi, o che quel piccolo gloss-cipria-ombretto sono delle gratificazioni che ci concediamo.

Ma fermiamoci a riflettere.

Abbiamo davvero bisogno di avere ventordici sfumature di borgogna? Sul serio non possiamo fare a meno della cipria mat, di quella super mat, di quell’altra mat che più mat non si può?

Iniziamo con non creare doppioni. Organizziamo i nostri trucchi in modo da averli spesso sott’occhio e in modo ordinato. Imponiamoci di utilizzare un prodotto per almeno 3 giorni di seguito e poi facciamo ruotare sotto e prendiamo il successivo. Questo senza andare a discapito dell’estro del momento, ovvio, ma una piccola auto-disciplina ci aiuterà a non far finire nel dimenticatoio prodotti che magari solo una settimana prima erano “wow”.

Regaliamo ciò che non usiamo e che abbiamo ancora in *buone condizioni, faremo di sicuro felice qualche amica!

Il “decluttering”, un termine ormai molto in voga, consiste proprio nel liberarsi del superfluo, attività che fa benissimo anche a livello mentale, a patto che non sia una scusa per partire di nuovo alla carica con altro shopping! 😄

*Vi consiglio di annotare sempre le aperture dei vari cosmetici in un notes per evitare figuracce o l’insorgere di allergie e di non dare via mascara e gloss che sono impossibili da sterilizzare, ma piuttosto trovare degli usi alternativi.

Per quanto riguarda la gestione della casa

Come fare? Si trovano su internet millemila idee su come rinnovare un salotto, creare decori fai da te, dare nuova vita a vecchi mobili, fare bomboniere e così via.

Tutto con due soldi, un pizzico di creatività e tanto divertimento.

Per iniziare potete consultare questi siti:

www.greenme.it

www.tuttogreen.it

www.ideegreen.it

Esistono anche riviste specializzate che potete trovare periodicamente in edicola e che offrono spesso spunti interessanti.

Imparare queste semplici tecniche vi farà risparmiare sicuramente moltissimo, ma vi farà fare anche un figurone in occasione di feste e compleanni, perché l’handmade è sempre apprezzato.

Arrivando all’ultimo punto, ovvero gli extra, sono la nota dolente per molti.

Sono quei soldi che sembrano diventare fluidi e mancanti di materia tanto escono velocemente dalle nostre tasche!

Come fare? Purtroppo sulle spese impreviste e improrogabili poco ci possiamo fare, ma su cose come: cinema, libri e ristoranti possiamo osservare delle accortezze.

Ci sono giorni nei quali andare al cinema costa meno, magari facciamo prima una piccola ricerca in zona.

Se amate la lettura potete creare un gruppo di scambio con qualche vostro amico o conoscente, oppure iscrivervi a qualche gruppo social di lettori accaniti come voi. In ogni località, poi, si organizzano incontri di bookcrossing (tradotto dall’inglese: passaggio di libri). Vi lascio questo link dove potrete verificare gli appuntamenti periodici nelle varie città.

http://www.bookcrossing-italy.com/

Per quanto riguarda pizzerie e ristoranti, ci sono diverse applicazioni che forniscono coupon e sconti, coccolando allo stesso tempo pancia e portafoglio. I tagli al conto, al momento del pagamento, possono essere davvero molto alti, da un 20% a un 40% circa. Anche in questo caso vi posto un link che reputo molto interessante e del quale vi posso garantire la serietà.

www.thefork.it

Per finire ci tengo a dirvi perché ho scritto un articolo sul risparmio.

Risparmiare mi sembra la cosa più eco di tutte: non sprecare, fare un utilizzo consapevole di cose e prodotti, riparare dove si può, riciclare e regalare. Non  facciamoci travolgere da moda e consumismo sfrenato, decidiamo con senso critico e con la nostra testa.

Sempre.

Articolo scritto da Ary LaCimpinessa

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6 thoughts on “HOW TO, ovvero COME FARE A…

  1. Bene Allora:
    – non vado mai a stomaco vuoto al super;
    – non faccio shopping serio da boh, 15 anni?
    – di cosmesi compro ormai l’indispensabile
    – regali: effettivamente adoro farne tanti
    Ps: sarò anche di parte, ma per quanto riguarda i libri, ricordate che ci sono le biblioteche ❤️

    1. Mi sa pure io! Ho sempre fatto così ma per necessità! Pure sta storia dello zerowaste, lo confesso, mi appassiona perché, dopo tutte le buone intenzioni e i nobili scopi, mi fa risparmiare soldini. Insomma, essere poveri aiuta a compilare dei “kakeibo” bellissimi!!!

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