Simboli del Natale: l’agrifoglio

Simboli del Natale: l’agrifoglio

Alcuni dei decori natalizi che ci circondano in questi giorni nascondono dentro di sé leggende e tradizioni erboristiche inaspettate.

Simboli del Natale: l'agrifoglio

L’agrifoglio

Ilex aquifolium L., noto anche come alloro spinoso o pungitopo maggiore, è uno di questi.

È una pianta officinale, parente stretta del matè sudamericano, che nulla ha da spartire con la pianta che chiamiamo pungitopo, il Ruscus aculeatus L. Ciò che inganna probabilmente sono le bacche rosse e le foglie pungenti, ma in realtà hanno in comune solo l’usanza di essere appese per proteggere con le loro spine la dispensa dei nostri antenati.

La storia

Anticamente, le sue foglie erano usate in erboristeria per le sue proprietà diaforetiche, espettoranti e febbrifughe. Le sue bacche, invece (velenose), erano usate per le proprietà emetiche e purganti.

Holly per gli Anglosassoni è quel cespuglio dalle foglie verdi, pungenti, lucide e coriacee, striate di bianco sui bordi, dalle bacche dal colore rosso intenso, da sempre simbolo del Natale. Anzi, anche dei riti legati al Solstizio d’Inverno della cultura celtica ancor prima che del Natale. Primo perché resiste ai climi freddi e fruttifica nel periodo di quiescenza delle altre piante, simboleggiando la rinascita e la prosperità; secondo perché in Irlanda era l’unico addobbo che le famiglie più povere potevano permettersi.

Simboli del Natale: l'agrifoglio

Le leggende dicono che i Druidi, antichi sacerdoti per i Celti, avessero un forte legame con l’agrifoglio, simbolo di vita insieme all’edera e al vischio, in quanto ritenevano che fosse in grado di ammansire gli animali più feroci, motivo per cui ne portavano sempre con sé un bastone o una lancia e che proteggesse da eventi ed energie negative.

L’agrifoglio, tra l’altro, era il simbolo del loro alfabeto oghamico, lingua con cui erano soliti lanciare incantesimi. Questa leggenda è giunta sino a noi anche attraverso le storie di Harry Potter, il famoso maghetto creato dalla penna di J. K. Rowling, la cui prima bacchetta magica era proprio di agrifoglio.

Gli Etruschi la consideravano pianta da cui tenersi lontani, perché identificava un’area sacra compresa tra la città abitata e l’inizio del bosco; in realtà, oggi sappiamo che questo è l’habitat spontaneo dell’agrifoglio e che il loro timore probabilmente era legato alla tossicità delle bacche.

In Italia

L’usanza di usare Holly come decorazione è giunta sino a noi grazie ai Romani che conquistarono la Bretagna; poi, la nascita e diffusione del Cristianesimo ha modificato i miti che l’agrifoglio porta con sé, tanto che oggi non li ricordiamo quasi più e molti di noi le ignorano.

Anche l’uso dell’agrifoglio in ambito erboristico è quasi del tutto decaduto. Trova applicazione solo come rimedio floriterapico.

Simboli del Natale: l'agrifoglio

Cosa ci resta? Solo il suo ruolo ornamentale.

Impariamo a guardare la natura con altri occhi, ha delle storie bellissime da raccontarci.

 

Vi auguro Buon Natale.

Articolo di Dott.ssa Ambra Centra

Laurea in Scienze e tecnologie cosmetologiche ed erboristiche.

Vice Coordinatrice Nazionale del Coordinamento Nazionale Erboristi Laureati & Studenti in Tecniche Erboristiche.

Iscritta al Registro Nazionale Erboristi Professionisti n° GLT0057S


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