[… un tè con Isa] Tè e tisane

Tè e tisane

Ore 19:25

Inizio ad abbassare le luci del negozio e a prepararmi per la chiusura. Fuori è buio. Devo sbrigarmi perché il parcheggio chiude alle 20 e sono a 40 km da casa. Dopo questa giornata – che tra l’altro è anche un lunedì – ho solo voglia di casa-Aston-piatto caldo-letto.

Guardo lo scaffale delle tisane, è rimasto l’ultimo tè ai frutti di bosco nelle latte. Mi piacciono i barattoli in latta perché mi sanno di qualcosa di duraturo, che a volte passa di madre in figlia, che ospita caffè, zucchero, biscotti o ago e filo… Insomma, mi sa di qualcosa che arrederà la mia casa, che non butterò una volta terminato il tè all’interno.

Studio bene il barattolo, pensando se potrebbe stare meglio sul mobile della cucina o sul mobiletto accanto al frigo. Penso che in realtà il blu della latta ha ben poco a che vedere con il resto dell’arredamento. Ma sì, va beh, il volto stampato di un aviatore riprende un po’ la linea vintage che volevo dare alla casa e insomma mi decido. Pago i sei euro e novanta, spengo tutto e mi avvio.

Ore 21:00

Arrivo a casa, coccole di rito con il Labrador più atipico che io conosca, chiacchiere con mia madre che mi aggiorna sui parenti, chi parte, chi si sposa… Intanto bevo un brodo caldo per ottimizzare i tempi e raggiungere il letto nel più breve tempo possibile. Mi ricordo del tè che ho poggiato distrattamente nell’ingresso. Ci starebbe proprio bene una tazza di bevanda calda da tenere in mano e sorseggiare mentre a letto, sotto il plaid, cerco sul tablet qualche serie TV carina da iniziare.

Apro la latta e tiro la linguetta in metallo. Adoro le chiusure ermetiche perché so già che lasceranno uscire l’aroma dolce dei frutti di bosco, non appena dopo il “fzzz”… E infatti così accade, sento il classico suono dell’aria che entra nel barattolo e le narici iniziano a distinguere i mirtilli e le fragole.

Guardo gli ingredienti: tè nero, mirtilli bacche 1,9%, fragole 0,9%, lamponi 0,9%, aromi. Leggo che è stato prodotto e confezionato a Biella dalla Drogheria Carpano. Io vivo vicino a Torino, e l’idea di aver acquistato un prodotto della mia regione mi rende una consumatrice particolarmente esigente. Se non sarà buono, rimarrò delusa il doppio. Metto due cucchiaini rasi nella tazza d’acqua molto calda – ma non bollente – e lascio in infusione per pochi minuti.

Filtro e assaggio

In realtà i pochi minuti trascorsi sono stati riempiti da domande di mia madre su cosa stessi facendo, quale tè stessi usando, discorsi del tipo “a me il tè non piace perché lega la bocca”… Ecco, una cosa che dico sempre a chi mi fa questa osservazione: il tè allappa leggermente la bocca perché contiene tannini, sostanze dall’azione astringente. Più aumenta il tempo in cui le foglie sono lasciate in infusione e maggiore sarà la quantità di tannini estratta. Chi non ama il sapore forte del tè e la sensazione di bocca asciutta può semplicemente ridurre sia i tempi di estrazione che la temperatura dell’acqua utilizzata.

Vado in camera con la mia tazza quasi bollente colma di liquido dal colore ramato. Mi siedo sul letto con il plaid sulle gambe e assaporo questo fine giornata.

Mi viene da sorridere al pensiero dell’aviatore che deve aver volato dallo Sri Lanka, uno dei luoghi d’eccellenza per la produzione del tè, fino a Biella, dove invece ha preso i frutti di bosco, creando così la sua miscela.

Tè

A proposito, ma lo sapete che la pianta da cui si ricavano il tè bianco, il tè nero e il tè verde è la stessa? Se il tè bianco è dato dalle parti più giovani e delicate della Camellia sinensis, il tè verde e il tè nero sono il prodotto delle foglie che subiscono un differente processo di lavorazione. Questo permetterà lo sviluppo e la concentrazione di particolari sostanze aromatiche e darà la colorazione caratteristica ai due prodotti.

Neanche il tempo di finire il pensiero e sono già a metà tazza. Mi rendo conto di come i frutti di bosco mi traggano sempre in inganno poiché, se all’olfatto mi risultano dolcissimi, al gusto mi risultano quasi aciduli.

Suona il telefono e mi distraggo il tempo necessario per poter finire di gustare il tè anche ad una temperatura meno calda, che poi è quella che preferisco.

Tanto per cambiare mi accorgo di essere troppo stanca perfino per seguire con attenzione una puntata su Netflix, così raccolgo le ultime forze per struccarmi, poi spengo la luce e mi addormento con il profumo fruttato del Tè dell’Aviatore.

Articolo scritto da Isabella